Bitcoin Valley di Rovereto: tra innovazione e regole. Dialogo con Marco Amadori e Giulio Centemero

Rovereto (Trentino) si conferma la capitale italiana dei Bitcoin. Nella cosiddetta Bitcoin Valley, dove già da dieci anni si sperimenta l’uso quotidiano di Bitcoin, si è tenuto un incontro per fare il punto sull’adozione delle crittovalute in Italia e sulle novità legislative del settore.

Protagonisti della conferenza Wired Next Fest Rovereto 2025 | Palazzo del bene di Rovereto: Marco Amadori, amministratore di Comproeuro.it e ideatore della Bitcoin Valley, e Giulio Centemero, capogruppo della Lega in Commissione Finanze alla Camera dei Deputati.

Per la conferenza visita il canale youtube Wired Next Fest Rovereto 2025 | Palazzo del bene > intervento da: 5:49

Un emendamento che ha evitato la “stangata” sulle crypto

Centemero ha ricordato come, un anno fa, un suo emendamento alla legge di bilancio abbia impedito l’aumento dell’aliquota fiscale sulle plusvalenze derivanti da criptoattività, che sarebbe dovuta passare dal 26% al 42%.
«Abbiamo lavorato – spiega Centemero – per riportarla al 26%, eliminando però la no tax area. Per il prossimo anno si parla di un possibile aumento al 33%, ma stiamo cercando soluzioni più equilibrate.»

L’obiettivo, sottolinea, è creare una normativa che garantisca entrate per lo Stato senza penalizzare un settore innovativo come quello delle criptovalute.

Marco Amadori e la nascita della Bitcoin Valley

Dieci anni fa Marco Amadori, allora ricercatore alla Fondazione Bruno Kessler, tenne a Trento il primo intervento pubblico su Bitcoin.
Da quell’esperimento pionieristico è nata la Bitcoin Valley di Rovereto, una delle comunità bitcoin più antiche d’Europa.

«Non volevamo creare un distretto commerciale – racconta Amadori – ma dare ai nostri dipendenti la possibilità di vivere interamente in Bitcoin. Nel tempo i commercianti locali hanno imparato a usarlo, sviluppando una competenza che oggi è unica in Italia.»

A differenza di Lugano, dove l’adozione è stata sostenuta da investimenti pubblici, Rovereto è cresciuta dal basso, grazie alla spinta della comunità.
«Questo è il nostro punto di forza – aggiunge Amadori – perché ciò che nasce spontaneamente è più stabile nel tempo.»

Educazione finanziaria e truffe: la vera sfida

Il dialogo si è poi spostato sul tema dell’educazione finanziaria, ancora troppo bassa nel nostro Paese.
Secondo i dati della Banca d’Italia (2023), il livello medio è 10,7 su 20.
«È su questo che bisogna intervenire – sottolinea Centemero – perché senza conoscenza è facile cadere nelle truffe.»

Amadori chiarisce: «Bitcoin non c’entra nulla con le truffe. I truffatori usano il suo nome come specchietto per le allodole. L’unico modo per essere davvero sicuri è imparare a custodire in autonomia i propri fondi, senza intermediari.»

Centemero ricorda di aver promosso in Parlamento il ritorno dell’educazione civica e finanziaria nelle scuole e di aver presentato un emendamento che consente alla Consob di oscurare i siti che sollecitano investimenti non autorizzati.

Italia e innovazione: serve una normativa più favorevole

Amadori invita la politica a guardare ai modelli europei più virtuosi:

  • In Germania, le plusvalenze su Bitcoin detenuti da oltre un anno non sono tassate.
  • In Portogallo, le imprese crypto hanno benefici fiscali e un contesto normativo chiaro.

«In Italia – osserva Amadori – la burocrazia e la fiscalità scoraggiano le startup. Chi innova è costretto a trasferirsi all’estero. Servirebbe, almeno, non fare danni.»

Tra le proposte più concrete:

  • emissione di stable coin garantite da debito pubblico italiano;
  • possibilità per le banche di offrire prestiti garantiti da Bitcoin;
  • semplificazione del quadro fiscale per favorire gli investitori a lungo termine.

Il futuro: equilibrio tra innovazione e regole

Nelle battute finali, Centemero ribadisce la necessità di distinguere tra risparmio e speculazione.
«Bitcoin e le cripto vanno trattate come asset ordinari. Un modello simile a quello tedesco, che non tassa le plusvalenze dopo un periodo minimo di detenzione, potrebbe essere la via giusta anche per l’Italia.»

Rovereto, laboratorio dell’economia del futuro

Oggi la Bitcoin Valley di Rovereto è un punto di riferimento internazionale per chi crede in un’economia più libera e trasparente.
Qui si sperimenta un nuovo rapporto tra cittadino, denaro e tecnologia: un esempio di come anche una piccola città del Trentino possa diventare modello di innovazione finanziaria e culturale.

Per la conferenza visita il canale youtube Wired Next Fest Rovereto 2025 | Palazzo del bene > intervento da: 5:49

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